venerdì 29 novembre 2013

Il cavaliere oscuro - Il ritorno del Menga

Il cavaliere oscuro - Il ritorno


½

Che il coro intoni la Nona di Beethoven, che i coriandoli cadano dal cielo festosi, che  i polmoni si riempiano bene d'aria per poter far uscire dalla gola un Alleluja liberatorio: le recensioni sui bat-movie sono finite. Chiudiamo in bellezza, direte voi. No, chiudiamo con un'ulcera perforante, dico io, perché questo film è un'autocelebrazione ad minchiam del regista che mi ha regalato Insomnia

"E così non ti piace questo film? Male, molto male."
Il miliardario Bruce Wayne (Christian Bale) dopo essersi preso la colpa della morte del procuratore distrettuale Harvey Dent ha attaccato al chiodo il suo costume chiudendosi in un'ala della sua tenuta, distrutto dal dolore per la perdita della sua ragazza. Solo l'arrivo di Bane (Tom Hardy), un mercenario terrorista, lo smuoverà dal suo torpore facendolo tornare in azione dietro il simbolo di Batman, e una bellissima donna, che si fa chiamare Catwoman (Anne Hathaway), saprà essere dopo alcuni scontri un prezioso alleato.
  
Le parole in questo caso sono superflue.
Il cavaliere oscuro - il ritorno è un film improvvisato: immagino Nolan e suo fratello alla scrivania ubriachi di Fernet Branca (chi ha visto il film, sa) che imbrattano la carta con una sceneggiatura da prendo-per-il-culo-lo-spettatore-tanto-non-capisce-una-mazza.  Un film che ho guardato la prima volta con grandi aspettative tutte puntualmente disfatte da situazioni imbarazzanti, dialoghi da dopo-sbornia, alcune azioni spettacolari che superano la linea continua della strada tantrica, filosofica e realistica su cui Nolan aveva condotto la sua bat-mobile cinematografica e si sfracellano contro un muro di idiozie e bestemmie. 


"Niente da fare. Manco sta volta si è accorto che ho recitato anche
io. Sono incazzato bianco."
Ciò che non manca a Batman è l'evil-parterre. Basterebbe solo citare Joker, personaggio che non invecchia, come il vino; per fortuna Nolan non ha attuato una campagna "Il nuovo Joker potresti essere tu" (con tanto di manifesto dello Zio Sam con indice puntato) perché dopo Heath Ledger c'è solo la fuffa fuffosa, e i casting non si sarebbero conclusi manco nel 2025. Allora perché ha scelto come controparte di Batman una montagna di muscoli pelata come Claudio Bisio con una museruola al posto della bocca, che quando parla sembra uno di quei maniaci degli horror movie americani, che è il terrore di Gotham, che chiude la città come una casa di (dis)piacere e poi viene - spoiler - ucciso dopo aver pianto come un cucciolo di panda per la sua amata, la cui vera identità si capisce da quando la sua spocchia d'oltralpe viene inquadrata dalla cinepresa. 


"Questa è la foto dell'uomo con cui dovete prendervela
per questa cagata."
Faccio una piccola parentesi prima di continuare, cercherò di essere breve: Batman Begins è la buia e dura iniziazione di Batman, la nascita di un simbolo; Il cavaliere oscuro narra il binomio bene-male, Batman-Joker, facce di una stessa medaglia, è la morale che viene messa a dura prova dalla follia. Il cavaliere oscuro - il ritorno poteva narrare qualcosa di veramente figo, ovvero l'ossessione per Batman. Il ruolo di cattivo poteva essere affidato all'Enigmista, che, con intelligenti e diabolici enigmi, metteva in pericolo la vita di tutti gli abitanti di Gotham, al fine di liberarsi della sua ossessione. D'altronde già molti vigilanti tentano di imitarlo, si poteva pigiare il pedale su questo fatto, macchiare la sua unicità, insomma qualcos'altro si poteva fare.


"E digiamolo, Alfred. Sto film è una merda."
"Ha proprio ragione, signorino Bruce."
Se da una parte Nolan tira fuori dal cilindro una scena come quella dello stadio, con il bambino che canta nel silenzio patriotico l'inno a stelle e strisce prima dell'azione esplosiva di Bane, dall'altra tira giù un bestemmione con Alfred che abbandona il signorino Bruce. Già nella vita non ci sono sicurezze, almeno nella fantasia lasciatemele: come so che Gregory House non sarà mai felice, so anche che Alfred sarà sempre al fianco del signor Wayne finché le ali nere non lo porteranno in altri lidi. Come se non bastasse - spoiler - lo fa piangere sulla tomba come una bimbominkia qualsiasi alla notizia che il suo cantante preferito si è tagliato i capelli, per non parlare del finale più buonista degli ultimi anni, nessuno muore più in pace manco nei film, Batman poteva finalmente diventare un simbolo, invece no, Nolan doveva ficcarci quella scena fiorentina illuminata dal sole nostrano in cui dopo aver ordinato il suo Fernet Branca vede il suo signorino al tavolo con la bella Selina Kyle - l'alcol non lo regge più come una volta - o quando Robin Blake trova la bat-caverna perché lui aveva capito fin da subito che Bruce Wayne era Batman, quegli occhi sofferenti da bambino orfano sono inconfondibili, ci penserà lui d'ora in poi a vigilare su Gotham. Ma mi faccia il piacere.  

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: The Dark Knight Rises
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2012
Durata: 165 min
Genereazione, crimine, thriller[1]
Regia: Christopher Nolan
Soggetto: Christopher Nolan, David S. Goyer, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane e Bill Finger
Sceneggiatura: Christopher Nolan, Jonathan Nolan
Produttore: Christopher Nolan, Emma Thomas, Charles Roven
Produttore esecutivo: Kevin De La Noy, Benjamin Melniker, Thomas Tull, Michael E. Uslan
Casa di produzione: DC Entertainment, Legendary Pictures, Syncopy Films
Distribuzione (Italia): Warner Bros.
Fotografia: Wally Pfister
Montaggio: Lee Smith
Effetti speciali: John J. Downey, Ronald D. Goldstein, Roland Loew, Tom Pahk, Leo Leoncio Solis
Musiche: Hans Zimmer
Scenografia: Nathan Crowley, Kevin Kavanaugh
Costumi: Lindy Hemming

Interpreti e personaggi:
Christian Bale: Bruce Wayne/Batman
Michael Caine: Alfred Pennyworth
Gary Oldman: James Gordon
Anne Hathaway: Selina Kyle
Tom Hardy: Bane
Marion Cotillard: Miranda Tate/Talia al Ghul
Joseph Gordon-Levitt: Robin John Blake
Morgan Freeman: Lucius Fox
Nestor Carbonell: Anthony Garcia
Matthew Modine: Peter Foley
Alon Aboutboul: Leonid Pavel
Ben Mendelsohn: John Daggett
Burn Gorman: Phillip Stryver
Daniel Sunjata: Jones
Josh Stewart: Barsad
Cillian Murphy: Jonathan Crane
Liam Neeson: Ra's al Ghul
Josh Pence: Ra's al Ghul (giovane)
India Wadsworth: Mrs. al Ghul
Juno Temple: Jen
John Nolan: Douglas Fredricks
Tomas Arana: Avvocato
Tom Conti: Detenuto
William Devane: Presidente
Christopher Judge: Scagnozzo

Doppiatori italiani:
Claudio Santamaria: Bruce Wayne/Batman
Dario Penne: Alfred Pennyworth
Angelo Maggi: James Gordon
Domitilla D'Amico: Selina Kyle
Filippo Timi: Bane
Claudia Catani: Miranda Tate
Andrea Mete: Robin John Blake
Ugo Maria Morosi: Lucius Fox
Roberto Gammino: Anthony Garcia
Antonio Sanna: Peter Foley
Radislav Gillonsky: Leonid Pavel
Franco Mannella: John Daggett
Massimiliano Manfredi: Philip Stryver
Simone Mori: Jones
Marco Vivio : Barsad
Simone D'Andrea: Jonathan Crane
Alessandro Rossi: Ra's al Ghul
Rossa Caputo: Jen
Rodolfo Bianchi: Avvocato
Carlo Cosolo: Detenuto
Omero Antonutti: Detenuto cieco
Michele Gammino: Presidente

Denny B.


mercoledì 27 novembre 2013

Il cavaliere oscuro vs Joker

Il cavaliere oscuro

★★★½

Siamo quasi giunti alla fine del ciclo film dedicati a Batman, so che molti di voi non ne possono più e vorrebbero crocifiggermi in sala mensa, e altri invece ammirano la tempra delle mie cornee, ma un attimo di pazienza e non ne sentirete parlare più, a meno che la storia di Ben Affleck nei panni dell'eroe pipistrello nel prossimo film Batman vs Superman non sia l'ennesimo scherzo del Joker in combutta con Mr. Freeze che mi ha ghiacciato il sangue nelle vene. 

Batman in una tipica giornata di lavoro.
Da quando Batman ha fatto la sua comparsa a Gotham la vita sembra essere migliorata e il crimine si è leggermente ridotto, ma fanno la sua comparsa vigilantes improvvisati che imitano l'eroe pipistrello, che quest'ultimo disapprova, e un nuovo nemico, Joker (Heath Ledger), in agguato nell'ombra, ha appena svaligiato una banca che riciclava denaro sporco, un uomo sfregiato dai capelli verdi di cui si ignora l'identità. Intanto il tenente James Gordon (Gary Oldman), il procuratore distrettuale Harvey Dent (Aaron Eckhart) e la sua fidanzata Rachel Dawes (Maggie Gyllenhaal), amica del miliardario Bruce Wayne (Christian Bale), lavorano per incastrare il boss Sal Maroni, al fine di portare in tribunale il crimine organizzato. 
"Come dice Abadantuomo: so' figo e ti spiego."
Nolan, per quanto non piaccia a tutti, ha diretto film splendidi; basterebbe citare Insomnia, uno dei miei film preferiti, ma anche Memento, Batman Begins, però non Inception, film commerciale dai buchi di trama che sfrutta un'idea "profonda". Il cavaliere oscuro è un viaggio low cost verso la pazzia più criminale di uno dei personaggi più belli e carismatici di tutti i tempi: il Joker. 

"Sei uno di quelli che considera un grande film  Il cavaliere oscuro -
il ritorno? Ma bravo. Ti meriti proprio un applauso... con le tenaglie."
Heath Ledger compie qualcosa di straordinario: trascende la recitazione, si annulla completamente come identità dotata di codice fiscale e certificato di nascita e diventa il Joker in tutto e per tutto, non ricalcando quello di Nicholson, ma cucendoselo addosso come un abito di sartoria, mostrando tic e gesti ricorrenti, con i capelli tinti di un verde marcio e le labbra passate col rossetto  che segue la linea delle labbra e sfocia oltre gli angoli della bocca in un ghigno cicatrizziale.

"Ok ok non l'ho dico più che sembri un partecipante al Bondage Party
del Marchese De Sade."
Di interpretazioni così assolute si contano sulle dita di una mano, durante il film non si vede l'ora di vederlo apparire sullo schermo pur provando una sorta di timore-amore, un qualcosa di inspiegabile come le origini delle sue cicatrici, della spinta gravitazionale che ha portato la sua mente verso il lato oscuro dell'etica riconosciuta, della morale irreprensibile dei tre eroi
(Harvey, Gordon e Batman) che mina con le sue congetture ed esperimenti sociali portati inevitabilmente all'estremo. 


"L'infermiera Joker è qui per darvi la medicina."
Cosa divide Batman e Joker? l'aspetto? gli ideali? le motivazioni che li spingono l'uno contro l'altro? Solo una brutta giornata ci divide dalla pazzia, per citare lo splendido fumetto Batman: The Killing Joke di Alan Moore. Joker l'ha avuta, ma anche l'eroe pipistrello, con la morte dei suoi genitori in un buio vicolo al di fuori del teatro. Perché non è impazzito, allora? Forse la sua pazzia è solo latente, la sua forza di volontà gli impedisce di impazzire; Batman è uno psicopatico? Per certi versi sì: va in giro con un costume, sfreccia con la sua bat-mobile distruggendo ponti, auto della polizia, riempie di pugni piccole tacche di criminali, lancia il suo rampino e si appende a ogni sporgenza disponibile, non prende ordini da nessuno, aiuta la legge ma come simbolo si è posto al di sopra di essa.
Uno dei futuri nemici di Batman è Harvey Dent, interpretato da un Aaron Eckhart in ottima forma, che impazzisce dopo aver avuto una brutta giornata, che diventa Due Facce e da lì in poi affiderà ogni sua decisione al lancio della sua moneta. Tutto ciò è affascinante, ma prima di chiudere vorrei giustamente ricordare Christian Bale, che uscito dall'eccellente Batman Begins, riesce miracolosamente a non essere inghiottito del tutto dalle occhiaie nere della faccia bianca di Heath Ledger. 


"Questo Batman è proprio un esibizionista."
Il cavaliere oscuro chiude qui la duologia (?) dedicata a Batman. Dalla regia però mi fanno notare che quella di Nolan è una trilogia. Ma da quando il terzo si può considerare una degna conclusione del percorso dell'eroe pipistrello?


"Quest'ultimo pezzo lo tagliamo, che ne dici?"
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):


Titolo originale: The Dark Knight
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2008
Durata: 152 min
Genereazione, poliziesco, drammatico
Regia: Christopher Nolan
Soggetto: Christopher Nolan, David S. Goyer, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane
Sceneggiatura: Jonathan Nolan, Christopher Nolan
Produttore: Emma Thomas, Charles Roven, Christopher Nolan
Produttore esecutivo: Benjamin Melniker, Michael E. Uslan, Kevin De La Noy, Thomas Tull
Casa di produzione: Warner Bros., DC Entertainment, Legendary Pictures, Syncopy Films
Distribuzione (Italia): Warner Bros.
Fotografia: Wally Pfister
Montaggio: Lee Smith
Musiche: Hans Zimmer, James Newton Howard
Scenografia: Nathan Crowley
Costumi: Lindy Hemming

Interpreti e personaggi:
Christian Bale: Bruce Wayne/Batman
Michael Caine: Alfred Pennyworth
Heath Ledger: Joker
Gary Oldman: James Gordon
Aaron Eckhart: Harvey Dent/Due Facce
Maggie Gyllenhaal: Rachel Dawes
Morgan Freeman: Lucius Fox
Eric Roberts: Salvatore Maroni
Anthony Michael Hall: Mike Engel
Melinda McGraw: Barbara Eileen Gordon
Nathan Gamble: Jimmy Gordon
Hannah Gunn: figlia di Gordon
Ritchie Coster: Chechen
Joshua Harto: Coleman Reese
Nestor Carbonell: Anthony Garcia
Chin Han: Chen Lau
Cillian Murphy: Jonathan Crane/Spaventapasseri
Monique Curnen: Anna Ramirez
Ron Dean: Michael Wuertz
Keith Szarabajka: Gerard Stephens
Michael Vieau: Wilmer Rossi
Michael Jai White: Gambol
Aidan Feore: Kilson
Danny Goldring: Grumpy
Matthew O'Neill: Chuckles
William Smillie: Happy
Michael Stoyanov: Dopey
Jim Wilkey: Clown camionista
David Dastmalchian: Thomas Schiff
Andy Luther: Brian Douglas
Colin McFarlane: Gillian B. Loeb
Nydia Rodriguez Terracina: Janet Surillo
Tom Lister: Ginty
Matt Shallenberger: Berg
Beatrice Rosen: Natascha Patrenko
Nancy Crane: Matilda
Ariyon Bakare: Grace
William Fichtner: Direttore di banca

Doppiatori italiani:
Claudio Santamaria: Bruce Wayne/Batman
Dario Penne: Alfred Pennyworth
Adriano Giannini: Joker
Angelo Maggi: James Gordon
Massimo Rossi: Harvey Dent/Due Facce
Tiziana Avarista: Rachel Dawes
Renato Mori: Lucius Fox
Fabrizio Pucci: Salvatore Maroni
Davide Marzi: Mike Engel
Roberta Greganti: Barbara Eileen Gordon
Francesco Pannofino: Chechen
Fabrizio Manfredi: Coleman Reese
Roberto Gammino: Sindaco Anthony Garcia
Massimo De Ambrosis: Chen Lau
Simone D'Andrea: Jonathan Crane/Spaventapasseri
Laura Romano: Anna Ramirez
Emidio La Vella: Wuertz
Paolo Marchese: Stephens
Alessandro Rossi: Gambol
Claudio Fattoretto: Gillian B. Loeb
Simone Mori: Direttore di banca

Denny B.










lunedì 25 novembre 2013

Batman Begins: nasce, cresce, vola e diventa una leggenda

Batman Begins

★★★

Dato che la mia voglia di Batman non è calata, se avete una playstation non potete non giocare a uno dei tre giochi della serie Arkham, fidatevi di me, ho deciso di rivedermi i film di Nolan dedicati al'eroe pipistrello, complice anche il fatto che le ultime uscite cinematografiche non mi esaltino particolarmente, tranne due che spero di godermi presto, ma tolte queste parentesi personali a cui non frega un tubo a nessuno, considero Batman Begins, assieme al suo sequel, il film su Batman definitivo: che nessuno s'azzardi a farne un altro. 

"Non mi ricordo più dove ho parcheggiato il jet."
Il miliardario Bruce Wayne (Christian Bale), solitario e scontroso, dopo essere stato rinchiuso in una prigione della Cina meridionale, incontra Henri Ducard (Liam Neeson), un uomo misterioso, fidato aiutante di Ra's al Ghul, il capo della Setta delle ombre, che incontra dopo aver recuperato un raro fiore blu che cresce sulle pendici di un irta montagna. Qui Bruce viene addestrato duramente da Henri Ducard nelle arti marziali e gli viene insegnato quanto sia importante studiare il terreno di scontro e la teatralità dell'inganno e ad affrontare le sue paure e il senso di impotenza e responsabilità che lo opprime quando ripensa alla morte dei suoi genitori per mano di un criminale. Finito il suo addestramento gli si chiede, come prova di iniziazione, di giustiziare un ladro, ma Bruce si rifiuta di ucciderlo e dopo aver incendiato il covo della Setta scappa salvando dalle fiamme Henri, il suo mentore, e torna a Gotham City dopo sette anni di assenza, deciso a combattere il crimine che dilaga nelle strade non come uomo, ma come simbolo: il pipistrello. Nasce così Batman, un eroe destinato a diventar leggenda. 

"Sono nero e sono bello
sono Batman il pipistrello
e mo' te rompo il chiavistello."
In Batman Begins non si pone più l'accento sulla spettacolarità degli effetti speciali, non abbiamo un Batman già "imparato", infallibile, di cui non sappiamo né l'origine né le motivazioni che lo hanno spinto a indossare la maschera, non abbiamo il solito scontro eroe-cattivo che parte da un'azione illegale compiuta nei primi minuti del film, ma l'attenzione si sposta sull'entità psicologica di Batman, sulla sua ferma intenzione di spegnere l'incendio dilagante del crimine di Gotham, di salvare gli innocenti dalle grinfie del pericolo per combattere l'antico rimorso di non aver potuto salvare i suoi amati genitori. 

"Incredibile. Pure da svenuta recita male."
La componente visiva è scura come l'anima del protagonista, interpretato magnificamente da un Christian Bale carismatico che domina la scena, rubatagli nel sequel da Heath Ledger, accompagnato in diverse e, per fortuna poche scene, da Katie Holmes, una delle attrici più terrificanti degli ultimi anni, e da un Morgan Freeman rilassato e un Michael Caine più che discreto nei panni del fedele maggiordomo Alfred. Batman Begins è il primo tassello della rivoluzione-Nolan, che mostra alla luce del sole i lati oscuri di un eroe che ha ancora molto da raccontarci.  

"Ehiii ci sono anche io. Mi hai dimenticato."
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Batman Begins
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2005
Durata: 140 min
Genereazione, avventura, drammatico
Regia: Christopher Nolan
Soggetto: David S. Goyer, basato sul personaggio creato da Bob Kane
Sceneggiatura: David S. Goyer, Christopher Nolan
Produttore: Emma Thomas, Charles Roven, Larry Franco
Produttore esecutivo: Benjamin Melniker, Michael E. Uslan
Casa di produzione: DC Entertainment, Legendary Pictures, Warner Bros.
Distribuzione (Italia): Warner Bros.
Fotografia: Wally Pfister
Montaggio: Lee Smith
Effetti speciali: Double Negative, Cutting Edge, Moving Picture Company, Rising Sun Pictures, The Senate Visual Effects, Jim Henson's Creature Shop, Artem, Cine Image Film Opticals, Graphic Nature, Plowman Craven & Associates, Snow Business International, Snow Business, Thousand Monkeys, XYZ-RGB
Musiche: Hans Zimmer, James Newton Howard
Scenografia: Nathan Crowley

Interpreti e personaggi:
Christian Bale: Bruce Wayne/Batman
Michael Caine: Alfred Pennyworth
Liam Neeson: Ra's al Ghul/Henri Ducard
Katie Holmes: Rachel Dawes
Gary Oldman: James Gordon
Cillian Murphy: Jonathan Crane/Spaventapasseri
Tom Wilkinson: Carmine Falcone
Rutger Hauer: Bill Earle
Ken Watanabe: Falso Ra's al Ghul
Morgan Freeman: Lucius Fox
Mark Boone Junior: Arnold Flass
Rade Šerbedžija: Senzatetto
Richard Brake: Joe Chill
Larry Holden: Carl Finch
Gerard Murphy: Faden
Colin McFarlane: Gillian B. Loeb
Gus Lewis: Bruce Wayne (bambino)
Linus Roache: Thomas Wayne
Sara Stewart: Martha Wayne

Doppiatori italiani:
Claudio Santamaria: Bruce Wayne/Batman
Dario Penne: Alfred Pennyworth
Alessandro Rossi: Henri Ducard/Ra's al Ghul
Ilaria Latini: Rachel Dawes
Massimo Venturiello: James Gordon
Simone D'Andrea: Jonathan Crane/Spaventapasseri
Stefano De Sando: Carmine Falcone
Oreste Rizzini: Bill Earle
Haruhiko Yamanouchi: Falso Ra's al Ghul
Renato Mori: Lucius Fox
Roberto Pedicini: Arnold Flass
Diego Reggente: Senzatetto
Pasquale Anselmo: Joe Chill
Vittorio Guerrieri: Carl Finch
Claudio Fattoretto: Gillian B. Loeb
Jacopo Castagna: Bruce Wayne (bambino)
Francesco Prando: Thomas Wayne
Sabrina Duranti: Martha Wayne
  
Denny B.










venerdì 22 novembre 2013

Batman & Robin: George Clooney is inside... this costume

Batman & Robin

½ stella

Ogni tanto tocca parlare anche delle ciofeche. Non sono né il primo né l'ultimo che critica questo film definendolo la più grande e ignorante pagliacciata supereroistica della storia del cinema, ma forse sono il primo che lo definisce tale dopo averlo amato durante l'infanzia. Mettetevi nei panni di un undicenne che una sera chiede alla propria madre di inserire la cassetta nel videoregistratore (che uso tuttora pur essendo ormai preistoria), che, attendendo l'inizio, ritaglia dal giornale la locandina del film e con lo scotch l'appiccica alla custodia della cassetta, con gli occhi impazienti e tutto eccitato, che rimane a bocca aperta e subisce inerme il fascino di un Uma Thurman se non sorella almeno cugina di Moira Orfei, che si crogiola nei colori accesi ed effetti sonori in seguito considerati molesti; un bambino che riguarderà quel film almeno sette volte; un giovane vecchio, ora, che lo riguarda e vomita tutto il vomitabile scuotendo la testa al ricordo del suo io ingenuo e per nulla critico. 

"Sono grande, sono bello
sono Batman il pipistrello."
Batman (George Clooney) e Robin (Chris O'Donnell) sono i supereroi che proteggono la città di Gotham che vede in Mr. Freeze (Arnold Schwarzenneger) una possibile minaccia alla legalità: un ricercatore premio Nobel che, dopo essere caduto in una cisterna di azoto liquido, deve mantenere il suo livello corpore al di sotto dei 50 gradi centigradi sotto lo zero. Ma una nuova minaccia è all'orizzonte: una ricercatrice della Wayne Enterprises viene uccisa dal suo capo dopo aver mostrato il suo disappunto verso alcune sue ricerche sui veleni, ma invece di perire, rinasce forte, velenosa e un tutt'uno con la natura, e si fa chiamare Poison Ivy (Uma Thurman). 

"Ma secondo te siamo credibili?"
"Sì, Batman. Come due spogliarelliste a un funerale."
Invece di cominciare a criticarlo selvaggiamente, perché non fare un percorso inverso? Partiamo dalle cose positive presenti nel film: i titoli di coda. Non posso impiegare due paragrafi a elogiare il carattere grafico delle scritte quindi affiliamo la tastiera e gettiamoci nel torbido trash cinematografico.

Tre trapezisti del bat-circo.
Quello che più mi fa imbestialire è l'approccio giocoso con cui si è deciso di fare Batman & Robin, scrivendoci sopra una sceneggiatura imbarazzante, con freddure alla Colorado e trovate uscite dalla mente mangiata da un bruco vorace, che non si dimenticheranno mai, come la Bat- carta di credito (uno dei punti più bassi della storia) e i costumi con capezzoli e braghette di gomma, e seni prominenti nel caso di Batgirl, inquadrati dalla regia idiota e ammiccante di Joel Schumacher, che avrà pur fatto vendere tonnellate di giocattoli, ma che ha rischiato di uccidere l'immagine di uno dei supereroi pi amati di sempre, tornato alla ribalta con i due film di Nolan (il terzo non lo considero neanche).  

"Ooooooo è più grosso del mio cervello."
Sugli attori vorrei stendere un oscuro mantello pietoso: George Clooney che gigioneggia ingenuo per tutto il film sembra voler fare a gara con il suo collega Chris O'Donnell a chi fa più schifo; il buon Arnold, la cui fortuna in Italia è data dal suo doppiatore Alessandro Rossi, fa ridere pure da muto, con quella sua pelata alla Claudio Bisio, ossessionato dai diamanti come la Medusa di Bianca e Bernie; e un Uma Thurman che mi ha visitato molte volte nei miei sogni di bambino, con quel suo outfit fatto di foglie verdi smeraldo, i lunghi capelli rossi, quegli allunga-sguardo ad ala di condor, e il modo sensuale con cui spargeva il suo incantesimo. 

Ciao ormoni, ciao. 
Io voglio credere che Batman & Robin sia tutto uno scherzo del Joker. Mi auguro che scompaia dalle videoteche, mi auguro che voi non lo dobbiate più rivedere, visto che ci ho già pensato io. 

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Batman & Robin
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA, Regno Unito
Anno: 1997
Durata: 120 min
Genereazione, supereroi
Regia: Joel Schumacher
Soggetto: personaggi di Bob Kane
Sceneggiatura: Akiva Goldsman
Produttore: Peter Macgregor-Scott
Produttore esecutivo: Benjamin Melniker, Michael E. Uslan
Casa di produzione: Warner Bros.
Fotografia: Stephen Goldblatt
Montaggio: Dennis Virkler, Mark Stevens
Musiche: Elliot Goldenthal
Scenografia: Barbara Ling

Interpreti e personaggi:
George Clooney: Bruce Wayne/Batman
Chris O'Donnell: Robin/Dick Grayson
Alicia Silverstone: Batgirl/Barbara Wilson
Michael Gough: Alfred Pennyworth
Arnold Schwarzenegger: Mister Freeze/Victor Fries
Uma Thurman: Poison Ivy/Pamela Isley
Pat Hingle: James Gordon
Jeep Swenson: Bane/Antonio Diego
Elle Macpherson: Julie Madison
Vivica A. Fox: B. Haven
Elizabeth Sanders: Gossip Gerty
John Glover: Jason Woodrue
Michael Reid McKay: Antonio Diego (normale)
Coolio: Banker
Joe Sabatino: Frosty
Nicky Katt: Spike
Vendela Kirsebom Thomessen: Nora Fries

Doppiatori italiani:
Roberta Greganti: Dott.ssa Pamela Isley/Poison Ivy
Massimo Corvo: Bruce Wayne/Batman
Giorgio Borghetti: Dick Grayson/Robin
Alessandro Rossi: Dott. Victor Fries/Mr. Freeze
Stella Musy: Barbara Wilson/Batgirl
Gil Baroni: Alfred Pennyworth
Gianni Musy: Comm. James Gordon
Renzo Stacchi: Flagello (Bane)
Massimo Lodolo: Dott. Jason Woodrue
Francesco Pezzulli: Banker

Fabrizio Vidale: Spike

Denny B.



mercoledì 20 novembre 2013

Batman F(or)ever

Batman Forever


★★

Si possono fare film belli per meri fini commerciali? Certo, i due Batman di Tim Burton ne sono un esempio: grazie ad essi molti giocattoli dell'eroe pipistrello e dei suoi nemici, gadget di diversa fattura, e costumi furono venduti a migliaia e migliaia di persone nel mondo. 
E si possono fare film ciofeca per gli stessi motivi? Certo, Batman Forever di Joel Schumacher ne è l'esempio anche se meno lampante del suo abominevole sequel Batman & Robin.


"Lo senti il bat-pene, Nicole?"
Bruce Wayne (Van Kilmer) è tornato in azione sotto la maschera di Batman per fermare le intenzioni criminali di Due Facce (Tommy Lee Jones), ex procuratore distrettuale sfigurato dopo che un boss del crimine gli ha lanciato dell'acido in volto, ma presto dovrà vedersela con un altro pericoloso psicopatico, l'Enigmista (Jim Carrey), ossessionato da Bruce Wayne, che lascia dove va indovinelli da risolvere, e che ha intenzione di rubare le onde cerebrali dei cittadini di Gotham City. 


"Chi te l'ha fatto fare di recensire questo film?
Ha effetti collaterali, non lo sapevi?"
Sono presenti solo tre cose positive in Batman Forever: l'eleganza in smoking e bellezza di Van Kilmer (che lo preferisco decisamente a Michael Keaton), il molleggiato verde smeraldo Jim Carrey nel ruolo dell'Enigmista definito un misto tra "Fred Astaire e Caligola", e il perfetto e immancabile Alfred dalle sopracciglia ad ali di drago. 


"Alla fine Nicole non me l'ha data."
Tutto il resto è inevitabilmente negativo: per quanto il film abbia un ritmo veloce e sia colorato come una fruittella, ha sequenze montate con l'attack con l'aggiunta delle musiche ripetitive e insensibili di Elliot Goldenthal e una regia tediosa che appesantisce una sceneggiatura opaca. Per non parlare del Due Facce di Tommy Lee Jones che è ridotto come una macchiolina sfigata il cui significato profondo del personaggio è gettato alle ortiche a causa della trama compressa come il ripieno di un tronchetto della tristezza.


"Guarda quant'è grande!"
"Hai ragione, più grande del cervello di Joel."
Il punto più basso di Batman Forever è sicuramente, oltre il purtroppo celebre costume munito di capezzoli, il primo piano del lato b di Batman quando indossa la tuta sperimentale a seguito della distruzione della batcaverna. Schumacher avrebbe dovuto seguire le orme del suo omonimo, invece di sfracellarsi successivamente con uno dei film più brutti della storia.  

Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):     

Titolo originale: Batman Forever
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA, Regno Unito
Anno: 1995
Durata: 117 min
Genereazione, fantastico, supereroi
Regia: Joel Schumacher
Soggetto: Lee Batchler, Janet Scott Batchler, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane
Sceneggiatura: Lee Batchler, Janet Scott Batchler, Akiva Goldsman
Produttore: Tim Burton, Peter Macgregor-Scott
Produttore esecutivo: Benjamin Melniker, Michael E. Uslan
Casa di produzione: Warner Bros.
Distribuzione (Italia): Warner Bros. Italia, Warner Bros. Hove Video
Fotografia: Stephen Goldblatt
Montaggio: Mark Stevens, Dennis Virkler
Musiche: Elliot Goldenthal
Scenografia: Barbara Ling
Costumi: Ingrid Ferrin, Bob Ringwood
Trucco: Rick Baker, Wade Daily, Leonard Engelman, Edouard F. Henriques, Julie Hewett, Barbara Lorenz, Ve Neill, Janna Phillips, Sheryl Ptak, Jill Rockow, Kim Santantonio, Yolanda Toussieng, David LeRoy Anderson, Belinda Bryant, Rick Stratton, Buffy Zerefski

Interpreti e personaggi:
Val Kilmer: Batman/Bruce Wayne
Tommy Lee Jones: Due Facce/Harvey Dent
Jim Carrey: Enigmista/Edward Nigma
Nicole Kidman: Chase Meridian
Chris O'Donnell: Robin/Dick Grayson
Michael Gough: Alfred Pennyworth
Pat Hingle: James Gordon
Drew Barrymore: Sugar
Debi Mazar: Spice
Elizabeth Sanders: Gossip Gerty
René Auberjonois: Dott. Burton
David Palladino: Salvatore "Sal" Moroni
Kimberly Scott: Margaret
Ramsey Ellis: Bruce Wayne bambino
Michael Scranton: Thomas Wayne
Eileen Seeley: Martha Wayne
Glory Fioramonti: Mary Grayson
Larry A. Lee: John Grayson
Ed Begley Jr.: Fred Stickley
Joe Grifasi: Guardia
Geroge Wallace: Sindaco
Daniel Reichert: Direttore
David U. Hodges: Joker/Jack Napier (nei flashback)

Doppiatori italiani:
Loris Loddi: Bruce Wayne/Batman
Renzo Stacchi: Harvey Dent/Due Facce
Roberto Pedicini: Edward Nygma/Enigmista
Silvia Pepitoni: Chase Meridian
Giorgio Borghetti: Dick Grayson/Robin
Gil Baroni: Alfred Pennyworth
Glauco Onorato: Commissario James Gordon
Laura Boccanera: Sugar
Gabriella Borri: Spice
Angelo Maggi: Fred Stickley
Vittorio Amandola: Guardia della Banca
Massimo Corvo: Il Sindaco
Andrea Ward: Direttore del circo

Denny B.


 

lunedì 18 novembre 2013

Batman - Il ritorno (del dark)

Batman - Il ritorno

★★★

Sto in fissa con Batman. Perdonate l'espressione bimbominkiesca, i miei pensieri ultimamente sono rivolti a lui, ai videogame per PS3 che sto recuperando nelle pause dal lavoro (ridiamo tutti assieme, dai), ai fumetti che ho acquistato ultimamente a tema supereroistico, e un pensiero lo rivolgo anche al mio povero portafoglio più deserto di una biblioteca pubblica a ferragosto. Se qualcuno di voi volesse farmi un bonifico lo innalzerei a eroe nazionale - come Batman, appunto. 


Anni fa a Gotham City due facoltosi e rispettati coniugi abbandonano il loro figlio primogenito gettandolo nelle acque gelide del fiume perché deforme. Trentatré anni dopo l'avido industriale Max Shreck (Christopher Walke) tenta di convincere il sindaco a permettergli di avviare la costruzione di una centrale elettrica, ma sia lui che il miliardario Bruce Wayne (Michael Keaton) non sono d'accordo e affermano che la città gode già di abbondante energia. Intanto i giornali parlano soltanto di un misterioso uomo-pinguino (Danny De Vito) che vive nelle fogne e Seline Kyle (Michelle Pfeiffer), l'impacciata e sola segretaria di Shreck, ha un incidente sul lavoro che la cambierà definitivamente. 


Tim Burton dopo il capolavoro Batman (1989) dirige un sequel cupo, tetro, dalle tinte fredde, noir, dove l'unico colore che spicca su tutte le tonalità del bianco, nero e grigio è il giallo shocking del simbolo al centro del costume dell'eroe pipistrello e il giallo tenue del papero di Pinguino. 


Se da una parte abbiamo un Danny De Vito che interpreta splendidamente il Pinguino, cattivo non troppo carismatico, ma dall'indole vendicativa, e una Michelle Pfeiffer tagliente e magnetica nel ruolo di Catwoman, fasciata in un costume di latex nero tenuto assieme da cuciture frankensteiniane, dall'altra abbiamo un Michael Keaton non particolarmente ispirato, poco elegante e flessuoso, che non fa impazzire i neuroni fumettistici, e un Christopher Walken che non da vita a un personaggio indimenticabile. 


Batman - Il ritorno è tra i migliori film dedicati all'eroe pipistrello - assieme a quelli di Nolan, tolto l'ultimo che è solo una pomposa autocelebrazione registica - ma il ritmo è lento e non regge il confronto con il suo paparino cinematografico in cui il Joker dominava la scena con quel suo sorriso pazzoide. 


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):

Titolo originale: Batman Returns
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA, Regno Unito
Anno: 1992
Durata: 121 min
Generesupereroi, azione, thriller
Regia: Tim Burton
Soggetto: Sam Hamm, Daniel Waters, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane
Sceneggiatura: Daniel Waters, Wesley Strick (non accreditato)
Produttore: Tim Burton, Denise Di Novi
Produttore esecutivo: Jon Peters, Peter Guber, Benjamin Melniker, Michael E. Uslan
Casa di produzione: Warner Bros.
Distribuzione (Italia): Warner Bros. Italia, Warner Home Video
Fotografia: Stefan Czapsky
Montaggio: Chris Lebenzon, Bob Badami
Musiche: Danny Elfman
Scenografia: Bo Welch
Costumi: Bob Ringwood, Mary E. Vogt
Trucco: Joseph Coscia, Norma Lee, Barbara Lorenz, Shane Mahan, Mark 'Crash' McCreery, Bob Mills, Ve Neill, Greg Nelson, John Rosengrant, Kim Santantonio, Ronnie Specter, Yolanda Toussieng, Brad Wilder, Stan Winston, Audrey L. Anzures, Everett Burrell, Greg Cannom, Robert Kato DeStefan, Nina Kent, Michael Key, Klexius Kolby

Interpreti e personaggi:
Michael Keaton: Batman/Bruce Wayne
Danny DeVito: Pinguino/Oswald Cobblepot
Michelle Pfeiffer: Catwoman/Selina Kyle
Christopher Walken: Max Shreck
Michael Gough: Alfred Pennyworth
Michael Murphy: Hamilton Hill
Cristi Conaway: Principessa del ghiaccio
Andrew Bryniarski: Chip Shreck
Pat Hingle: James Gordon
Vincent Schiavelli: Suonatore d'organetto
Steve Witting: Josh
Jan Hooks: Jen
Anna Katarina: Lady barboncino
Travis McKenna: Clown grasso
Doug Jones: Clown magro
Branscombe Richmond: Clown terrificante
Paul Reubens: Tucker Cobblepot
Diane Salinger: Esther Cobblepot
Henry Kingi: Rapinatore
Niki Botelho: Oswald Cobblepot (bambino)
Sean Whalen: Venditore di giornali

Doppiatori italiani:
Mario Cordova: Batman/Bruce Wayne
Giorgio Lopez: Oswald Cobblepot/il Pinguino
Rossella Izzo: Selina Kyle/Catwoman
Luciano Roffi: Max Shreck
Gil Baroni: Alfred Pennyworth
Vincenzo Ferro: Comm. James Gordon
Carlo Sabatini: Il sindaco
Stefano Benassi: Chip Shreck
Roberta Paladini: Principessa del ghiaccio
Sergio Matteucci: Suonatore d'organetto

Denny B.

venerdì 15 novembre 2013

Two Mothers: occhio per occhio, coito per coito

Two Mothers


Chi scrive di cinema (gratis) non lo fa solo per passione, per condividere idee e giudizi con altre persone appassionate, ma anche per consigliare il tipo medio che al sabato o la domenica ha voglia di andare al cinema a vedersi un bel film - poi ci sono quelli che vanno a vedere Zalone per poter perpetrare il proprio stato di insonnia mentale - o coloro che hanno due ore libere e cercano lo streaming di qualche film gradevole augurandosi di non perdere tempo prezioso. Ecco: con Two Mothers perderete solo del tempo in cui potreste per esempio rendere felice il vostro partner sotto le lenzuola, o accompagnare la nonna al cimitero se no i fiori nei loculi seccano e muoiono pure loro, o piantare dei cavoli nell'orto per poterli in seguito puciare nella bagnacauda, insomma spendete il vostro tempo come vi pare - basta che ignorate questa porcata.


"San Achille cheta l'ira del Denny furente e liberaci da ogni
recensione negativa. Amen."
Nel Nuovo Galles del Sud Roz (Robin Wright) e Lil (Naomi Watts) sono due amiche inseparabili che vivono in un piccolo paradiso dal sapore tropicale assieme ai loro due rispettivi figli Tom (James Frecheville) e Ian (Xavier Samuel), due nullafacenti dalle aspirazioni invisibili che si dilettano con il surf. Quando Harold, il marito di Roz,  la avvisa di aver trovato un ottimo posto di lavoro a Sydney aspettandosi una reazione entusiasta da parte di lei e del figlio, Ian bacia Roz e finiscono a letto insieme. Quando Tom lo scopre, va da Lil e la bacia e lei, dopo essersi ritirata con riluttanza, lo accetta nel suo letto con sommo piacere. 


Sesso.
Two Mothers è una schifezza filmica tratta da un altrettanto libro ciofeca di Doris Lessing, una tra le scrittrici più becere della storia, premiata addirittura con il Nobel per la Letteratura, che ormai assegnano a cani e porci. Non so cosa sia passato per la mente di Christoper Hampton quando gli hanno proposto di scrivere la sceneggiatura del film: passare dall'Oscar per Le relazioni pericolose a questo rischia di sporcare la tua autostima, anche perché chiunque sarebbe stato in grado di scrivere questa sceneggiatura, bastava mettersi bendato e battere a macchina tutti i cliché di cui si hanno memoria.


Sesso.
Le motivazioni che spingono i protagonisti l'una nelle braccia dell'altro rispondono al nome di ormoni: il coito nasce dalle semplici impennate degli ormoni scattanti dei giovani puledri e da quelli un po' avvizziti delle due amazzoni quarantenni. Giovani allergici al cotone, che non ne vogliono sapere di mettersi una maglietta addosso, e che con disinvoltura dicono rispettivamente alle loro due compagne "Ti aspetto in camera tua", che nei pomeriggi assolati corrono sulla spiaggia e si gettano tra le onde schizzando le due milfone i cui bollori non si spengono, ma fortificano all'interno di un contesto anomalo ed erotizzante. 


"Sta Doris scrive proprio demmerda. Quasi come Fabio Volo."
Stendiamo dieci metri di velo pietoso sui due anonimi pompati interpretati da frigoriferi vuoti per cui si aprono le porte della manovalanza ché al cinema non ce li vedremo più, mi auguro, e per le due attrici navigate la cui Watts potrebbe decidere di ritirarsi una volta tanto da un mondo che non l'è mai appartenuto. Io boccio il film e non le relazioni con importanti differenze d'età, chiunque è libero di scopare chiunque, non mi tacciate di perbenismo o di bigottismo perché abito in un paesino, che abiuro, in cui la gente va ai funerali solo per criticare l'outfit altrui, che se si accenna solamente all'agnosticismo si viene accusati di esoterismo e stregoneria. Quindi citu e berta e fate una buona azione: ignorate Two Mothers



Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):  

Titolo originale: Adore
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Francia, Australia
Anno: 2013
Durata: 100 min
Generedrammatico
Regia: Anne Fontaine
Soggetto: Doris Lessing
Sceneggiatura: Christopher Hampton
Produttore: Philippe Carcassonne, Michel Feller, Barbara Gibbs, Andrew Mason
Produttore esecutivo: Naomi Watts, Sidonie Dumas, Troy Lum
Casa di produzione: Gaumont, Screen Australia, France 2 Cinéma, Ciné@, Hopscotch Features, Mon Voisin Productions, Screen NSW
Distribuzione (Italia): BiM Distribuzione
Fotografia: Christophe Beaucarne
Montaggio: Luc Barnier, Ceinwen Berry
Musiche: Christopher Gordon, Antony Partos
Scenografia: Annie Beauchamp, Steven Jones-Evans
Costumi: Joanna Mae Park
Trucco: Dean Marc Angel Elliott

Interpreti e personaggi:
Robin Wright: Roz
Naomi Watts: Lil
Ben Mendelsohn: Harold
Xavier Samuel: Ian
Sophie Lowe: Hannah
James Frecheville: Tom
Gary Sweet: Saul


Denny B.