mercoledì 9 ottobre 2013

La Trilogia del Cornetto: Hot Fuzz

Hot Fuzz

Fonte foto: www.silenzio-in-sala.com
Dopo L'alba dei morti dementi, scusate Shaun of the Dead, Edward Wright torna con Hot Fuzz, secondo tassello della Trilogia del Cornetto, prendendo in giro in maniera colta, intelligente e simpatica il genere poliziesco e thriller, e inserendo molti riferimenti ai grandi classici del cinema d'azione.



Londra dorme sonni tranquilli da quando l'agente di polizia Nicholas Angel (Simon Pegg) pattuglia le strade. Ha frequentato tutti i corsi specialistici, è campione in molte discipline sportive e ha più encomi speciali di quanto possa desiderare, ma i colleghi sono invidiosi e l'Ispettore capo, per risolvere il problema, lo nomina Sergente e lo trasferisce a Sanford, un piccolo e apparentemente tranquillo villaggio fuori Londra. Qui Nicholas conoscerà i suoi nuovi e caratteristici colleghi tra cui Danny Butterman (Nick Frost), un logorroico e impacciato agente di polizia con cui avrà un solido rapporto d'amicizia, e indagherà su alcuni strani delitti. 



Hot Fuzz è un film esilarante; non farà ridere tutti, alcune sfumature e citazioni non si riescono a cogliere se non si ha visto alcuni pellicole d'azione, ad esempio il succo di mirtillo è una chiara citazione di The Departed, l'elicottero è di un film di Michael Mann, lo stuzzicadenti richiama il film Cobra, ma a dirla tutta non mi ha fatto sbellicare dalle risate, forse perché ero troppo impegnato ad ammirare la regia capace di Edward Wright, forse perché è un film così tecnicamente ben funzionante che mi sono dimenticato di mettere in pausa il mio spirito critico più snervante. 



Hot Fuzz ha i tempi giusti e ben calibrati della commedia, i tempi riflessivi e gli eco dei polizieschi, la scattante azione cazzuta degli action movie, e il mistero intrigante del thriller. Ha un ottimo cast, affiatato e convinto, da ammirare Simon Pegg che non si scompone mai e resta fino alla fine il poliziotto incorruttibile fissato con il suo lavoro e deciso ad ogni costo a far rispettare la legge. La caciara di piombo e spari nel finale mi ha fatto tornare bambino, quando con le pistole giocattolo sparavo ai peluche mentre citavo frasi di film intravisti di sfuggita alla televisione, "La città è troppo piccola per noi due" "Ne resterà solo uno, e non sarai tu", rivolte al cane di pezza o allo scimmione gigante di turno che ora prendono polvere nelle sgabuzzino. 
Se non l'aveste capito è un film che merita la visione.  


Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):  

Titolo originale: Hot Fuzz
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Gran Bretagna, Francia
Anno: 2007
Durata: 121 min
Generepoliziesco, giallo, azione, thriller, commedia, horror, splatter
Regia: Edgar Wright
Soggetto: Edgar Wright, Simon Pegg
Sceneggiatura: Edgar Wright, Simon Pegg
Produttore: Nira Park, Tim Bevan, Eric Fellner
Casa di produzione: Big Talk Productions, Studio Canal, Working Title Films
Distribuzione (Italia): Universal Pictures
Fotografia: Jess Hall
Montaggio: Chris Dickens
Effetti speciali: Chris Fitzgerald
Musiche: David Arnold
Scenografia: Marcus Rowland
Costumi: Annie Hardinge

Interpreti e personaggi:
Simon Pegg: Nicholas Angel
Nick Frost: Danny Butterman
Jim Broadbent: Frank Butterman
Timothy Dalton: Simon Skinner
Martin Freeman: sergente Met
Bill Nighy: ispettore capo Kenneth
Paddy Considine: Andy Wainwright
Rafe Spall: Andy Cartwright
Kevin Eldon: Tony Fisher
Billie Whitelaw: Joyce Cooper
Stuart Wilson: Robin Hatcher
Karl Johnson: Bob Walker
David Bradley: Arthur Webley
Paul Freeman: reverendo Philip Shooter

Doppiatori italiani:
Massimiliano Manfredi: Nicholas Angel
Fabrizio Vidale: Danny Butterman
Sergio Di Giulio: Frank Butterman
Sergio Di Stefano: Simon Skinner
Roberto Certomà: sergente Met
Oliviero Dinelli: ispettore capo Kenneth
Simone Mori: Andy Wainwright
Massimo De Ambrosis:Andy Cartwright
Nanni Baldini: Tony Fisher
Dante Biagioni: Bob Walker
Rodolfo Bianchi: Arthur Webley

Denny B.





5 commenti:

  1. Stavo per scrivere la stessa cosa.
    Grandissimo. :)

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  2. Per me un capolavoro, e la trama fa le scarpe a molti pseudothriller moderni.
    Da vedere e rivedere!

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    1. Quella del paese è spesso usata come idea, ma qui è il modo in cui viene messa in atto che è grande.

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